NECROMASS
di A. Sathsiva
Vorrei con voi approfondire tutte le tematiche esoteriche che sono proprie della band e (ancora) di una parte del Metal Estremo. Innanzitutto, come queste sono entrate nel mondo dei Necromass, intese come interessi e partecipazioni rituali attive dei membri singoli del gruppo? Ossia in che modo i Necromass si sono votati alla Magia?
Ain Soph Aur: Grazie mille per aver bypassato tutte le domande di rito riguardanti la storia della band, e passiamo subito al sodo: certe cose fanno parte del DNA dei Necromass: siamo nati come una occult band, proprio perché abbiamo sempre abbinato al nostro bagaglio musicale un certo messaggio, che è maturato nel corso degli anni, e che ci ha sempre contraddistinto, fin dagli esordi, e che soprattutto abbiamo sempre portato avanti con convinzione e perseveranza! La magia è per noi un cardine solido su cui costruire le nostre vite, non solo musicalmente, perchè la magia non è solo rituale, la magia è l’arte di vivere!
In “Sodomatic Orgy of Hate” accennate al Qlifoth e lo stesso pseudonimo Ain Soph Aur ( ad esempio ) è un chiaro riferimento ad un certo tipo di tradizione esoterica… in quale misura l’utilizzo della Qabbalah è contemplato nella ritualità dell’O.T.O. e in che misura un sistema organizzato e fortemente matematico come quello può trovare spazio in un sistema più istintuale, artistico e tantrico come quello elaborato da Crowley? È un retaggio della Rosa Croce Kabbalistica o è una componente fondante dell’ Ordine già dal 1904?
A.S.A. : “Sodomatic orge of hate”, nel suo insieme esprime una brutale carnalità ed insieme una bramosia di unione con le forze esterne che ci generano e ci spingono ai nostri limiti! […] Ain Soph Aur significa Luce infinita, nella tradizione Cabalistica, ed è il terzo velo dell’infinito, che racchiude l’universo, ovvero l’intero albero della vita! […] Ovviamente la Cabbalah è la base su cui si strutturano tutte le società esoteriche, come A.C. ha ben appreso dalla Golden Dawn, ed ha sapientemente elaborato sia nell’OTO sia nell’A.A.
La figura ed il lavoro di Aleister Crowley sono stati abusati, specialmente nel mondo della musica e dell’ “occultismo” contemporaneo, fino a darne da un lato un’impronta radical – chic e rovinata dalla visione borghese e new age degli ultimi anni, e dall’ altro un uso semplicemente sex – oriented e drogastico delle sue ricerche… ritenete necessario ovviare a questa situazione? In parte questi fenomeni si esauriscono da sé ( ho saputo di recente dell’evaporazione di un gruppo di cerebro esenti, per fortuna ) dall’altra, però, si rischia col tempo di fuorviare il lavoro ed patrimonio con la nascita di gruppi che deviano riti e messaggio originale… le vibrazioni inconsapevoli e sopratutto fuorviate nella loro stessa Volontà ( Thelema ) emesse durante gli pseudo rituali inscenati da questi gruppetti influiscono in qualche modo, rallentando magari, gli effetti di Lavori ben più alti?
A.S.A. : Dipende da quello che intendi! Credo che Cowley stesso non si preoccupasse di queste cose, per di più ha sempre pubblicizzato una certa attitudine, nonostante fosse un grande Maestro, e non si preoccupava di certo se le persone lo avrebbero seguito o giudicato […] Poi sul fatto che A.C. sia stato citato in molte occasioni o che sia preso a riferimento, non credo sia un grosso problema; trovo che gente come Jimmy Page dei Led Zeppelin, o come i grandi Black Sabbath degli anni d’oro, abbiano comunque dato una sorta di revival alla figura di A.C. così come anche i Beatles, che hanno incluso lo “ Zio AL”, nella copertina di “”Sergent Peppers”, qualche anno prima. Penso invece che molte band, specialmente in scandinavia, non abbiano il minimo interesse a divulgare il Thelema, come tante altre band estreme che professano un satanismo senza arte ne parte! Dal mio punto di vista più se ne parla e meglio è, non si rovina niente, anzi….Le vibrazioni che citi tu, di gruppi di “cerebresenti”, non influiscono minimamente nei piani più alti; fanno soltanto male a loro stessi, e di questo certo non ci possiamo preoccupare! A.C ha incarnato la volontà di un Eone di cambiamento e di rinascita, ovviamente a scapito dei valori passati e ormai superati; le vecchie tradizioni massoniche erano sature di politica e potere, di pance ingrassate dalla poca voglia di cambiare e soprattutto dalla poca spiritualità, come penso lo siano tutt’oggi! Ad aver integrato nei riti lo yoga e la disciplina orientale, ancora prima di Crowley, furono Theodor Reuss e Karl Germer, I primi fondatori dell’OTO in Germania nei primi del novecento. Per quanto riguarda il legame tra Oto ed ECG, penso che siano due lati una stessa medaglia: L’OTO è il braccio armato del Thelema, l’ECG, ne è l’espressione pubblica!
La seconda spaccatura tra la vecchia concezione esoterica ed occultistica e la visione Crowleyana risiede nell’approccio più scientifico alla Magia; le complesse dinamiche psicologiche e in particolare percettive indagate in prima persona da Crowley stesso, derivate dall’uso di sostanze psicotrope sono state da lui stesso esposte nell’articolo “The Psicholgy of Hashish…”. Vi sarebbe possibile darne una esegesi anche filtrata da un’eventuale vostra interpretazione personale se effettuata su quelle basi teorico pratiche?
A.S.A. : Penso che nel libro “Diary of a drug friend”, A.C. abbia concentrato buona parte delle sue esperienze con l’eroina, che non ha mai abbandonato in tutta la sua vita, e che abbia esaustivamente spiegato il punto di vista dell’uso di sostanze per esaltare la percezione e uno stato di supercoscienza; ma ricordiamoci, che era un grande maestro nello yoga e che non aveva bisogno di scorciatoie per arrivare a questo! “Io sono il Serpente che dona la Conoscenza ed il Piacere e gloria fulgida, ed eccita i cuori umani con l’ebbrezza. Per adorarmi prendete vino e strane droghe di cui narrerò al mio Profeta ed inebriatevene! Non vi faranno alcun male. Questa della follia contro se stessi è una menzogna. L’esibizione dell’innocenza è una menzogna. Sii forte o uomo!” Godi ogni cosa dei sensi e dell’estasi: non temere che alcun Dio possa punirti per questo.” AL 22 II . Il binomio Crowley e droghe dura ancora tutt’oggi perché a sperimentare esperienze mistiche in tal senso sono in molti, e purtroppo in qualche caso, la strada viene scambiata come l’arrivo!
Nel capitolo IX de “Maschera e volto dello spiritualismo contemporaneo” Julius Evola esamina in modo egregio sia il fenomeno del satanismo sia la figura di Aleister Crowley. Il primo punto che vi chiedo di approfondire è proprio quello inerente l’idea che il Barone lascia scritta su quelle pagine circa il compimento dell’Opera. Dall’interno vi trovate d’accordo? Ci sono parti che dovrebbero essere riviste? Se invece è corretto potete – nei limiti delle possibilità essoteriche – approfondire l’argomento?
A.S.A. : Direi che la descrizione che Evola ci ha lasciato circa il satanismo è, a mio parere, molto equilibrata e precisamente lucida; concordo pienamente sul fatto che Crowley , tra le figure da lui prese in esame, sia quella di maggior spessore esoterico, anche se accomunabile al satanismo, diciamo, solo convenzionalmente, per la sua natura anticristiana. Lo stesso vale per La Vey, che non ho mai apprezzato più di tanto, ma che con il passare del tempo, dal momento della sua morte, sto cominciando a rivalutare ed a osservare da un punto di vista differente.