Una risposta nuova alla sfida della tecnica: ecco «Prometheica»
Roma, 8 gen – Mentre il mondo intero viene sempre più avvinto dalla pervasività tecnologica, il genere umano sembra accontentarsi di una placida esistenza priva di grandi obiettivi. L’orizzonte di destino sembra restringersi mentre le potenzialità tecniche permetterebbero di allargarlo senza limite. Così l’immaginazione viene sempre più compressa, la volontà viene incanalata in binari che annullano il libero arbitrio, il pensiero logico viene disarticolato dal mercato dell’emozionale. Mentre l’uomo si distanzia dal suo destino storico, mentre l’Europa si muove timidamente nella grande storia del mondo e delle civiltà, nuove sfide avanzano, nuove terribili potenzialità fanno capolino.
Prometheica
Alle inquietanti prospettive dell’avvenire intende rispondere con forza volontarista Prometheica, una «Rassegna di studi sul sovrumanismo, la tecnica e l’identità europea» il cui primo volume è appena andato in stampa per i tipi di Polemos Forgia editrice (il volume è attualmente ordinabile su Amazon e, a giorni, sul sito della casa editrice e nelle principali librerie identitarie italiane). Il primo volume di quella che si annuncia come una raccolta di studi a pubblicazione periodica e che contiene testi di Adriano Scianca, Francesco Boco, Andrea Anselmo e Carlomanno Adinolfi, è l’inizio di un ambizioso progetto teorico che intende accettare il rischio di quest’era di riorganizzazione tecno-scientifica, a partire non da posizioni di retroguardia o reazionarie, ma chiedendo a gran voce una più intensa accelerazione, un maggior coraggio creativo e immaginifico. Solo attraverso una riscoperta dell’autentico essere dell’uomo storico è possibile con-vivere con la tecnica in ogni sua declinazione secondo una visione progettuale di lungo periodo. Gli autori invitano cioè a non subire il progresso, a non accettare la pervasività di software e hardware come un dato di fatto su cui non si può intervenire in alcun modo: non c’è un solo modo di interpretare la realtà attuale e, soprattutto, non c’è un solo futuro possibile dato una volta per sempre.
La lotta filosofica
In questo radicale bisogno di libertà s’innesta la lotta filosofica ingaggiata dalle pagine di Prometheica, un confronto serrato con le principali correnti intellettuali di oggi e con quelle prospettive di lungo corso che hanno condizionato in modo più o meno evidente il presente. Una libertà che non può essere elemosinata per gentile concessione di un sistema semi-automatizzato, una libertà che non deve necessariamente rispondere a logiche funzionali alle leggi di mercato, ma una libertà totale intesa come regno della volontà umana che si espande e afferma attraverso la potenza tecnica.
Tutto quanto è stato dato per certo e ovvio fino a oggi viene messo nietzscheanamente in discussione, ogni sicurezza perde i suoi ancoraggi, ogni limite morale crolla di fronte ai colpi inflitti da una filosofia accelerazionista all’ennesima potenza. La volontà di potenza si moltiplica esponenzialmente e diviene infine volontà dell’evento dell’essere: un farsi avanti dell’avvenire attraverso un atto decisivo nel presente. Ogni forma di determinismo perde senso, Prometeo viene così liberato dalle sue catene, riacquista il suo ruolo centrale nel forgiare il destino dell’uomo e diviene il simbolo di un pensiero eretico, distruttore di tutti i dogmi e lacci che intendono frenare ogni progetto tecnologico alternativo a quello mercantile attuale.
Con Prometheica avanza un accelerazionismo eretico, che non teme il confronto con alcuna corrente di pensiero ma che si pone in posizione di radicale incompatibilità con il sistema di pensiero egemone. Il compito di questa pubblicazione è quello di portarsi là dove si combatte davvero, dove è in gioco il futuro della civiltà europea e della specie umana. Dove in nome della riorganizzazione sociale e del primato dell’economia tutti sembrano concordi nell’accettare una sola possibile traiettoria di sviluppo tecno-scientifico, gli eretici accelerazionisti prometeici lanciano la sfida alle stelle affermando che un altro futuro è possibile, un altro uomo è possibile, un altro impiego della tecnica è possibile.
Omar Zanon
Una risposta nuova alla sfida della tecnica: ecco «Prometheica»